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La Storia di Guardiabruna



L'origine militare della localizzazione sarebbe confermata dallo stesso toponimo per il tipo di guardia di ascendenza germanica dal sostantivo warte ossia guardia, vedetta, osservatorio e la cui applicazione toponimica deriva senza dubbio dalla terminologia militare e presenta nell'ambito della diocesi triventina anche in guardia e S.Maria de guardia riferiti alle decime del 1309. L'uso in accoppiamento con il tardo latino burnus a sua volta dal germanico bruna per colore scuro o viola specifica invece un tipo di associazione aggettivale che si ritrova in modo similare nel contiguo toponimo di Torrebruna. In ambedue i casi e in associazione con altri elementi territorialmente indicativi come le fare, essi possono in qualche modo ricollegarsi agli effetti dell'occupazione longobarda della regione e indirettamente confermare una possibile origine altomedievale dell'insediamento o quantomeno di una primigenia postazione militare sia essa torre o castello. Non si puo' dire se a questa fase cronologica di organizzazione territoriale sia da ascrivere, almeno come fondazione, quella abbadia curata. L'occupazione del sito e' comunque di per se' da considerarsi molto anteriore se tiene conto del ritrovamento, al di sotto della scuola, dei resti di un mosaico pavimentale, in ogni caso negli Archivi Angioini si accenna all'abitato nella formulazione distaccata, e corretta, di Guardia Bruna durante il corso del XII sec. Confermata dallo stesso Giustiniani (dizionario geografico regionale del Regno di Napoli) allorche' riferisce come signora di Guardiabruna fosse Bartolomea figlia di Filippo di Latro castri Jonathe et mediatis castri Guardiae Brunae. La comunita', e la consistenza, nell'uso insediativi risulta inoltre dalla numerazione dei fuochi documentata a partire dal 1532 con 28 fuochi per poi salire a 32 nel 1545 e a 34 nel 1561, per poi discendere a 22 nel 1648 e infine a 19 nel 1669. Guardiabruna veniva a situarsi in quello che allora era il Contado del Molise in luogo non molto atto alle produzioni essendo situato su di un monte. Infine come feudo passera' per ultimo alla famiglia Piccirilli che lo detenne fino alla eversione della feudalita'. Nel 1812 l'autonomia amministrative cessera' e l'abitato viene aggregato, come frazione, al nascente comune di Torrebruna.


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